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Quali sono gli investimenti che statisticamente hanno reso di più nel tempo?

Investire, come noto, è una prerogativa che sta a cuore a molti italiani, popolo storicamente avvezzo al risparmio. Non è un caso, nonostante l’elevata perdita del potere d’acquisto accusata negli ultimi quindici anni (che, a causa dell’attuale e persistente inflazione, potrebbe accelerare il passo nei prossimi mesi), che l’Italia sia la nazione col maggior tasso di risparmio privato a livello europeo, dato che fa da contraltare all’elevata mole di debito pubblico.

In un momento come l’attuale, dove molti risparmiatori stanno assistendo ad una decrescita del valore nominale dei loro risparmi (il 2022 è stato, fin qui, il peggiore anno – finanziariamente parlando – degli ultimi cinquant’anni), non è facile tenere i nervi saldi, far passare la buriana ed aspettare che il momento negativo sia definitivamente alle spalle

Mercati azionari: come si sono comportati, storicamente, nel lungo periodo?

Certo, ai risparmiatori di tutto il mondo viene richiesta, in questa fase, grande pazienza, non farsi travolgere dall’emotività ed aspettare tempi migliori. Eppure, volgendo lo sguardo al passato, si può notare come i mercati finanziari, anche nel passato, abbiano sempre reagito ad una fase di mercato negativa, regalando soddisfazioni alla maggior parte degli investitori.

La domanda che tutti noi risparmiatori ci poniamo in questa fase è la seguente: i mercati hanno raggiunto il picco negativo? Possiamo iniziare a ragionare su una risalita degli stessi? Domande alle quali, nostro malgrado, non possiamo fornire una risposta: aumento dei tassi delle banche centrali, inflazione galoppante e tensioni geo-politiche internazionali che influenzano anche il costo di energia elettrica e gas, sono elementi che possono portare ad un’ulteriore discesa dei mercati.

Va detto, tuttavia, che il rintracciamento avvenuto nel 2022 è stato fin qui significativo. E i dati statistici, a livello storico, ci consentono di affermare come investire nel lungo periodo, a patto che venga rispettato un concetto cardine com’è la diversificazione, i risultati positivi non mancano di certo. Guardiamo, ad esempio, ai mercati azionari, prendendo in considerazione un investimento diversificato di durata ventennale.

Il periodo 1929-1949, non certamente il migliore nella storia dell’umanità, ha consentito agli investitori dei mercati azionari di poter ottenere dei rendimenti moderatamente positivi. Anche dal 2000 al 2020, ad esempio, il mercato azionario globale ha performato in modo strepitoso, nonostante in questo periodo storico siano avvenuti accadimenti particolarmente negativi (torri gemelle, crisi finanziaria globale nel 2008, crisi del debito sovrano dei paesi europei periferici, etc.)

Diversificare, un mantra imprescindibile: cosa sovrappesare in un investimento di lunga gittata

Va detto, ad onor del vero, che l’ultimo decennio del periodo “2000-2020” è stato influenzato dalle politiche accomodanti delle banche centrali, che hanno consentito ai mercati finanziari di rilanciarsi dopo la batosta inflitta dalla grande crisi del 2008, creando, in alcuni casi, un valore eccessivamente elevato di alcuni titoli azionari.

Ma se guardiamo nel lungo periodo, come può essere – ad esempio – un investimento in fondi pensione, sovrappesare la componente azionario a discapito di quella obbligazionaria, è un consiglio quanto mai opportuno da tenere in considerazione, accettando le inevitabili maggiori oscillazioni che possono essere presenti nel breve periodo.

Anche guardando ad un periodo più breve, come ad esempio un decennio, i mercati azionari globali (quindi, ribadiamo, diversificati a livello geografico e settoriale) hanno fornito rendimenti negativi in soli due contesti su dieci, offrendo, statisticamente parlando, dei rendimenti più soddisfacenti rispetto ai mercati obbligazionari, che oggi, grazie all’aumento dei tassi in corso, sono tornati ad essere nuovamente attraenti dopo oltre quindici anni di perdita di appeal.

Nel corso degli ultimi due lustri, inoltre, sono saliti alla ribalta anche altri asset finanziari, fruibili, nella maggior parte dei casi, tramite la grande rete telematica. Che risvolti avranno, questi strumenti, ora che le banche centrali hanno cambiato il loro paradigma? È opportuno, in tal senso, essere ben informati sull’andamento dell’economia e della finanza. In alternativa puoi sempre visitare questa pagina per capire al meglio quali sono le migliori modalità di investimento in base al tuo capitale di partenza.